Si parla ormai da tempo delle opportunità offerte dalla tecnologia al settore aftermarket. Connettività, ADAS obbligatori, guida autonoma, elettrificazione, ma anche condivisione in cloud e tracciabilità. L’innovazione che consentirà di avere sempre maggiori informazioni sull’auto, ma anche sugli automobilisti; che richiederà agli operatori di specializzarsi, ma che potrebbe dare nuova linfa all’intero comparto. Uno scenario che sembra avvicinarsi ulteriormente e che coinvolgerà il post-vendita automotive.
Elettrico in ascesa
Sono sempre di più le case automobilistiche che scommettono sull’elettrico. Nonostante al momento rappresentino solo una piccolissima percentuale delle auto in circolazione, si prevede che nel 2040, secondo alcune stime recenti, la richiesta sarà di oltre il 50%. Numeri che fanno pensare a una rivoluzione graduale, ma ormai avviata: al prossimo Salone di Francoforte verranno presentati nuovi modelli 100% elettrici. Ma anche ad alimentazione ibrida, ibrida plug-in, mild hybrid. E si continua a sperimentare sull’alimentazione a idrogeno.
Intelligenza artificiale. Per sicurezza e benessere in auto
FaceApp è un’applicazione molto in voga sugli smartphone, che può invecchiare (o ringiovanire) un volto. Si basa sull’intelligenza artificiale, ed elabora i dati biometrici dell’utente. Una tecnologia che potrebbe presto arrivare anche sulle auto. Con scopi ben precisi: ad esempio Apple vorrebbe utilizzarla per il riconoscimento facciale utile a sbloccare la portiera. Mentre il gruppo Jaguar-Land Rover per capire lo stato d’animo di chi guida e migliorare quindi il sui benessere a bordo.
BMW potrebbe impiegarla per permettere al veicolo di rispondere anticipando le intenzioni del guidatore, mentre Bosch per calibrare l’auto secondo le esigenze dell’automobilista. Ciò che un tempo sembrava semplice fantasia, sta diventando reale.
Il cloud, una soluzione per gli automobilisti (e gli operatori)
Accanto a tecnologie presenti da tempo, in avvio o sotto esame, ce n’è una che in Italia è ancora poco diffusa, ossia il cloud computing. Con cui si potrebbero far circolare moltissime informazioni, anche da condividere tra i diversi attori del settore aftermarket.
Una soluzione che può essere gestita anche in maniera piuttosto semplice, tramite Google Drive. Si accede tramite un indirizzo email e si possono condividere tantissimi dati. Perché non prenderla in considerazione per creare una rete tra clienti finali e officine, ricambisti, autosaloni e concessionarie? Potrebbe rappresentare anche un interessante strumento di marketing, per aggiornare il cliente su tutte quelle informazioni che potrebbero risultare utili per la riparazione, la sostituzione dell’auto e una scelta consapevole della tecnologia.
Il settore automotive è in fermento e in continuo cambiamento. Per questo è fondamentale per tutti gli attori dell’aftermarket prepararsi a ciò che verrà, iniziando innanzitutto dalla gestione amministrativa e operativa dell’azienda.
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